Tematica Uccelli

Threskiornis aethiopicus Latham, 1790

Threskiornis aethiopicus Latham, 1790

foto 832
Foto: Steve Garvie(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Bateson, 1885

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Aves Linnaeus, 1758

Ordine: Pelecaniformes Sharpe, 1891

Famiglia: Threskiornithidae Richmond, 1917

Genere: Threskiornis Gray, 1842


itItaliano: Ibis sacro

enEnglish: Sacred Ibis

frFrançais: Ibis sacré

deDeutsch: Heiliger Ibis

spEspañol: Ibis Sagrado

Specie e sottospecie

Tassonomicamente, non è diviso in alcuna sottospecie.

Descrizione

Uccello caratteristico, si presenta con un piumaggio uniformemente bianco (presentante alcuni riflessi verdi o bluastri, zampe, becco e coda nere. Si registrano alcuni casi di melanismo. L'ibis sacro ha una taglia abbastanza grande: è lungo infatti sui 56-69 cm con un peso di 1-1,9 kg e un'apertura alare di 112-123 cm. Come tutti i ciconiformi, vola con le ali aperte e le zampe slanciate (in modo particolarmente simile alla cicogna bianca) e, proprio osservandolo durante questo movimento, si può notare il sottoala, di un bianco meno chiaro rispetto a quello del piumaggio. Come gli altri rappresentanti del genere Threskiornis, a dispetto degli altri ibis, è prevalentemente una specie diurna, attiva da poco dopo l'alba sino al tramonto. Si riunisce in grandi gruppi, che possono superare le 100 unità, ma che durante il periodo dell'accoppiamento toccano i 4-500 esemplari. Nonostante a volte mangi semi o alghe, l'ibis sacro è prevalentemente carnivoro: caccia, prevalentemente in acqua pesci, invertebrati, serpentelli e batraci, non disdegnando nemmeno le carogne. La sua tecnica è piuttosto semplice: fissata la preda prescelta, l'ibis la segue con lo sguardo e, alla prima occasione propizia, l'afferra con una beccata precisa, ingoiandola intera. L'ibis sacro è stato anche osservato intento a ghermire i giovani coccodrilli appena nati o persino le uova e i piccoli delle tartarughe marine, nel momento della schiusa, sulle spiagge africane. La riproduzione avviene in estate, tra giugno ed agosto: gli ibis sacri si riuniscono nei succitati grandi gruppi e i maschi si formano un harem di femmine, tentando pure di sottrarle ai rivali, sfidandoli in incruente lotte, formate da gonfiamenti del petto e gorgheggi striduli col solo scopo di intimorire l'avversario. L'ovodeposizione consiste in 1-5 uova (nella maggior parte dei casi 2 o 3), covate esclusivamente della femmina, che si occupa anche di nutrire i pulcini. I giovani ibis sacri si rendono indipendenti a 4-5 settimane di vita, e a 20 sono in grado di riprodursi. Possono vivere sino a 18 anni. L'ibis sacro, nidificando in colonie, viene a contatto con altri volatili, affini ad esso come abitudini. Sul delta del fiume Okavango, durante i periodi d'abbondanza ittica, sono state viste battute di caccia degli ibis con altri uccelli acquatici come umbrette, pellicani, aironi, cormorani e aninghe. La specie non ha nemici abituali in natura, anche se talvolta può subire la predazione da parte dei pitoni, di qualche uccello rapace o soprattutto dei coccodrilli, mentre i nidacei rischiano di cader vittima dei serpenti, dei varani e anche dei babbuini, allo stesso tempo avidi razziatori di uova. L'ibis sacro pare essere un animale abbastanza antico: reperti fossili rinvenuti in Malawi hanno testimoniato l'esistenza dell'animale già 2 milioni di anni fa. Un milione di anni prima, è fissato il punto di scissione tra aironi ed ibis, confermando la vicinanza tra questi due gruppi di volatili. I 3 milioni di anni sono un'inezia in confronto al fatto che la divergenza uccelli-rettili avvenne 205 milioni di anni fa. All'interno del genere Threskiornis, due sono le specie morfologicamente più simili all'ibis sacro: Threskiornis bernieri, ibis sacro del Madagascar, che si distingue semplicemente per avere le punte delle ali nere e dimensioni leggermente inferiori (a volte classificato infatti come sottospecie di T. aethiopicus), e la forma australiana Threskiornis molucca, ibis bianco australiano, più massiccio dell'ibis sacro. Una terza specie simile all'ibis sacro, Threskiornis solitarius, l'ibis sacro di Réunion, incapace di volare, si estinse nel XVIII secolo. L'ibis sacro era una animale fondamentale nella religione egizia, dato che la sua immagine era, con quella del babbuino, associata al dio Thot, simbolo dell'intelligenza e rappresentato anche con un ibis nel suo geroglifico. Considerato allo stesso momento utile (divorava serpenti e carogne) e puro (beveva solo acqua limpida e pura, usata poi dai sacerdoti per funzione rituale), l'ibis sacro era considerato intelligente per lo sguardo sempre fermo sull'obiettivo e le posture eleganti. Gli ibis erano allevati in grandi spazi aperti per poi essere uccisi, mummificati e messi in anfore da dare ai fedeli che invocavano una grazia a Toth. Lo stesso avveniva col falco, simbolo di Horo, e migliaia di falchi ed ibis "pronti all'uso" vennero rinvenuti nella necropoli di Ermopoli. Ciò, però, ha fatto venire un dubbio agli archeologi, facendo pensare che tantissime varietà di animali sacri venissero allevate solo per poi essere uccise a scopo sacrificale: la questione, nonostante i vari ritrovamenti, è ancora dibattuta. Plinio il Vecchio, infine, nel X volume della Naturalis historia, parla di come gli ibis venissero invocati contro le incursioni dei serpenti e addirittura addomesticati dalla popolazione contro gli stessi e del fatto che più volte i sacerdoti fermarono epidemie di peste immolando agli dèi un ibis sacro.

Diffusione

Frequenta una grande varietà di ambienti: di preferenza, si trova in paludi, fiumi e acquitrini, ma si spinge anche fino ai margini delle città e alle coste marine. Ha una distribuzione abbastanza ampia: essa abbraccia tutto il continente africano a sud del Deserto del Sahara (escludendo tuttavia le altre aree desertiche) e parte del Medio Oriente (fino all'Iraq), regione dove, come già riferiva Gould, è abbondante. Si riscontra vicino ai grandi fiumi, come il Nilo, ilNiger, il Tigri e l'Eufrate. Storicamente diffuso in Egitto (era sacro al dio Thot al tempo dei Faraoni), dal XIX secolo è totalmente scomparso da quella zona, a causa della caccia che gli è stata data, anche se a volte qualche individuo è stato ritrovato nel delta del Nilo. In tempi recenti, l'ibis sacro è stato introdotto anche in altri luoghi, tra cui la Francia, l'Italia (nel sud, Sicilia compresa, anche se si rinviene in alcuni luoghi del nord, come il Parco naturale delle Lame del Sesia, presso Vercelli, ove pare essere arrivato spontaneamente), la Spagna e la Florida, dove è presente in buona quantità. La popolazione degli ibis è calcolata in centinaia di migliaia di individui, il che, insieme alle grandi capacità di adattamento di questa specie, fa sì che non sia in pericolo di estinzione.


02213 Data: 08/11/2004
Emissione: Avifauna africana
Stato: Burundi
02529 Data: 04/08/1997
Emissione: Uccelli
Stato: Botswana

03211 Data: 18/11/1953
Emissione: Diga di Edea
Stato: Cameroon
04113 Data: 20/04/1963
Emissione: Avifauna protetta
Stato: Congo (Kinshasa)

05991 Data: 24/10/1960
Emissione: Posta ordinaria
Stato: French Somali Coast
06128 Data: 20/12/1999
Emissione: Serie ordinaria
Stato: Zambia

06642 Data: 18/02/2000
Emissione: Natura dell'Africa
Stato: Gambia
08233 Data: 05/05/2008
Emissione: Facoceri e uccelli
Stato: Guinea-Bissau

11738 Data: 09/10/1965
Emissione: Avifauna
Stato: Uganda
12326 Data: 10/12/1991
Emissione: Uccelli
Stato: Madagascar

12743 Data: 23/03/1999
Emissione: Turismo 24 v. in libretto
Stato: Tanzania
13457 Data: 25/01/1969
Emissione: Avifauna
Stato: Manama

13606 Data: 20/09/1976
Emissione: Avifauna mauritanica
Stato: Mauritania
14284 Data: 27/11/1997
Emissione: Avifauna degli ambienti costieri
Stato: Tanzania

17281 Data: 30/06/1975
Emissione: Avifauna acquatica
Stato: Rwanda
18066 Data: 24/09/1990
Emissione: La natura
Stato: Sierra Leone

18545 Data: 29/08/2009
Emissione: Avifauna gambiense
Stato: Gambia
18673 Data: 04/09/1959
Emissione: Avifauna delle zone umide della Somalia
Stato: Somalia

20026 Data: 25/01/1969
Emissione: Uccelli
Stato: Ajman
20360 Data: 28/09/2011
Emissione: Africa dell'Ovest
Stato: Togo

22071 Data: 26/09/2011
Emissione: Avifauna marina dell'Africa dell'Est
Stato: Sierra Leone
22159 Data: 28/12/2012
Emissione: Zoo di Tashkent
Stato: Uzbekistan

23156 Data: 26/08/1994
Emissione: Europa - esploratori svedesi
Stato: Sweden